Pubblichiamo il discorso di saluto pronunciato dalla presidente del Concistoro Patrizia Mathieu nel corso del culto del 26 maggio nel Tempio valdese di corso Vittorio.
Cari fratelli e care sorelle, cari amici e care amiche, ormai da alcuni anni è tradizione che a fine anno ecclesiastico salutiamo qualcuno o qualcuna che se ne va dopo aver vissuto e lavorato con noi per un pezzetto più o meno lungo. Da parecchi anni abbiamo la gioia di ospitare dei, per lo più delle, volontarie dalla Germania. Giovani che per un anno scelgono di vivere il volontariato, aperti alla sfida e alla scoperta di un paese, una lingua, abitudine diverse. Salutiamo dunque Hannah che termina il suo periodo torinese. Ci auguriamo che sia stato un anno positivo per lei, almeno quanto lo è stato per noi, che abbia intessuto delle buone relazioni, che magari sia un po’ dispiaciuta di partire, che abbia voglia di tornare a trovarci.
Ora la parte più difficile… con il primo luglio una persona del nostro team si trasferisce a lavorare in un’altra comunità: il diacono Massimo Long, è inviato dalla Tavola Valdese a servire nella Chiesa di Pomaretto. Già perché il diacono è Massimo ma per la nostra Chiesa se ne vanno Massimo Long e Paola Stagnaro. Sì perché silenziosamente, in punta di piedi, Paola ha lavorato costantemente per la Chiesa non solo a fianco del marito, ma gestendo una parte non trascurabile della nostra diaconia caritativa: dai vestiti al materiale scolastico, dalla selezione di quanto riceviamo all’acquisto di biancheria nuova per non offendere la dignità di chi ci chiede aiuto. Per molti anni,un patrimonio di incontri, di confidenze di relazioni. Massimo invece è il diacono, ma è un musicista e non solo un musicologo, ma è un buon organizzatore… e ne abbiamo approfittato molto!!!
Due parole sul suo ruolo di diacono: in questi anni è stato il perno di un lavoro di incontro con i bisogni dei più diseredati della città, ha condotto tutti i colloqui, il triage come diciamo noi medici di quanti bussano alla nostra porta alla ricerca di un obolo che consenta di pagare uno dei tanti debiti che si trascinano come catene che si frappongono alla ricerca di una autonomia che consenta di guardare il presente e il futuro a testa alta. Difficilissimo compito di aiuto cercando l’equità con le risorse delle quali disponiamo. Poi ci sono le visite e i rapporti con tante famiglie della chiesa, poi il suo ruolo di catechista, poi il suo impegno per l’ecumenismo poi il suo mandato in CSD.
Le sue competenza musicali gli hanno permesso non solo di suonare, di cantare nel Semincanto e nel Coro Valdese, di guidare il canto nella scuola domenicale e nei culti, ma anche di tessere e mantenere attiva la rete con le associazioni musicali della città che apprezzano il nostro tempio, il nostro organo per la didattica e i concerti. Le sue capacità organizzative sono state fin troppo apprezzate dalla nostra Chiesa.
Quante ore ha dovuto passare in segreteria per far funzionare la nostra complicata e pesante macchina ecclesiastica? Quanto tempo ha dovuto sottrarre ai suoi compiti diaconali per i quali ha ricevuto formazione, per svolgere tutta una serie di servizi che non trovano volontari e volontarie nella nostra comunità? Certo era bello passare o telefonare in segreteria e trovare Massimo gentile, disponibile, informato…
Diciamolo, ci siamo impigriti, abituati a delegare e scaricare… questa partenza deve essere per la Chiesa tutta l’occasione di un rinnovato impegno, di una disponibilità al servizio anche per poche ore. Siamo grati e grate al Signore per questi anni di ministero di Massimo e Paola, auguriamo loro un buon periodo di lavoro in una Chiesa che è già un pezzetto della loro vita, Massimo è un Pomarino! Da parte di tutti e tutte noi un grandissimo grazie!