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Il Campo evangelico del Cimitero monumentale

Ingresso del Campo evangelico nel Cimitero monumentale di Torino

Quanti e quante sono al corrente che esiste un Campo evangelico presso il Cimitero Monumentale di Torino? Forse non tutti e tutte, il nostro disinteresse per il culto dei morti si traduce molto spesso, nel concreto, nel prenderci cura di procurare una sepoltura decorosa ai nostri cari ma senza particolari preoccupazioni sul luogo.

La diffusione della pratica della cremazione dei e delle defunti/e ha ulteriormente semplificato la collocazione dei resti dei nostri morti.

Alcuni anni prima del 1848 l’allora pastore semiclandestino di Torino (ufficialmente era il cappellano delle delegazioni dei paesi protestanti presenti in città in quanto capitale del Regno di Savoia) riuscì ad ottenere la sepoltura dei e delle protestanti in città, in un pezzetto di terra fuori dal Campo consacrato riservato ai sudditi di religione cattolica. Un Campo acattolico, di fronte a quello israelitico, con un ingresso separato per non disturbare le funzioni cattoliche. Piano piano il Campo accolse anche tombe di famiglie Valdesi che si conquistavano un posto nella società subalpina. Il finanziatore del Tempio valdese Joseph Malan, il fondatore della fabbrica dei gianduiotti Caffarel e molti e molte altre. Nel tempo trovarono posto le tombe dei militari del Commonwealth morti in guerra. Alcuni decenni fa la tenacia di alcune persone ottenne che il Campo potesse chiamarsi Campo evangelico.

Torino si era nel frattempo dotata del cimitero Parco e il vecchio piccolo Campo con il suo stanzone all’ingresso con i versetti sulle pareti dove tanti convogli funebri avevano sostato per un’ultima preghiera prima dell’inumazione, veniva invaso dalle piante infestanti, le tombe di famiglia vedevano disgregarsi i marmi e saccheggiare gli arredi.

La città utilizzò lo spazio libero per nuove tombe di persone interessate ad una sepoltura in città senza alcun legame con il mondo protestante.

Alcuni anni fa la nostra Chiesa venne interpellata perché lo spazio dove c’era la tomba Malan, attualmente scomparsa, aveva provocato dei danni al muro di cinta per il proliferare delle piante infestanti. Fu l’occasione per rioccuparsi del Campo evangelico, non soltanto come testimonianza storica come già in atto con la catalogazione delle tombe di famiglia, ma come spazio dove gli/le evangelici/che potessero trovare sepoltura in un contesto di sobrietà e decoro che in qualche modo rappresentasse il loro credere che la morte non è la fine di tutto ma il passaggio ad una altra attesa dell’avvento del Regno e della Resurrezione.

Per nostra fortuna l’Amministrazione comunale stava conducendo una operazione di convenzione con diverse confessioni religiose ed ecco che dopo un lungo lavoro di mediazione siamo arrivati alla firma della convenzione nel novembre 2020. Il Campo evangelico è ora affidato alla Chiesa valdese di Torino, i/le Valdesi e i loro famigliari, e tutto il mondo evangelico del torinese possono chiedere di esservi seppelliti. Il Concistoro ha deciso un regolamento che permette delle tombe semplici, uniformi e spera che in breve si possa dare attuazione anche alla sepoltura in terra delle urne funerarie. La speranza è che con il procedere delle esumazioni delle tombe scadute, il Campo diventi uno spazio verde costellato delle sepolture degli/le evangelici/che o delle persone che condividono il nostro modo di pensare alla vita e alla morte. E’ stata nominata una piccola commissione per la concessione del nulla osta e il disbrigo delle pratiche, di solito gestite dalle imprese funerarie, necessarie per il seppellimento. Dalla fine del mese di aprile potrete trovare sul sito YouTube della Chiesa un breve video sul nostro Campo evangelico. Per ogni informazione potete scrivere a campoevangelico@torinovaldese.org.

Patrizia Mathieu

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