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Sull’aggressione alle popolazioni curde e siriane

Oggi, come da prassi delle chiese riformate protestanti, si è riunita in una delle periodiche assemblee la Chiesa valdese di Torino. Tali assemblee deliberano sulla vita della chiesa, eleggono le rappresentanze alle assemblee regionali e nazionali, eleggono le persone che compongono il consiglio di chiesa (per le chiese valdesi detti concistori) e riflettono sul ruolo della chiesa nel mondo secolare e nella società. Quello che segue è l’atto conseguente alla riflessione odierna.

“L’assemblea della Chiesa valdese di Torino riunita presso la Casa valdese di corso Vittorio Emanuele II, 23 a Torino oggi 13 ottobre 2019 vota all’unanimità il seguente ordine del giorno:
Di fronte all’ennesimo conflitto nell’area mediorientale, scatenato dall’aggressione dell’esercito turco ai danni delle popolazioni curde e siriane, la Chiesa valdese di Torino esprime la propria contrarietà e preoccupazione. Chiede a tutti i governi, italiano ed europei in primo luogo, di adoperarsi per la cessazione delle ostilità. Esprime altresì solidarietà per le vittime e gli esuli della guerra e impegna i propri membri ad adoperarsi in ogni ambito per la fine del conflitto.”

Il presidente dell’assemblea, Andrea Sbaffi
Il segretario verbalista dell’assemblea, Emanuele De Bettini

Il mandato dell’assemblea è quello di diffondere il testo dell’atto assembleare, che impegna tutti/e i/le credenti valdesi di Torino a farsi promotori/trici di azioni da parte del governo del Paese nel quale viviamo, affinché si agisca per interrompere il conflitto, presso gli organi di stampa.

Patrizia Mathieu,
presidente del Concistoro della Chiesa valdese di Torino

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