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Torino Film Festival: Premio per il rispetto delle minoranze religiose e la laicità

Dopo un anno di interruzione forzata a causa della pandemia, torna all’interno del 39° Torino Film Festival (26 novembre – 4 dicembre 2021) il “Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità”, assegnato dalla Giuria Interfedi, che giunge alla sua ottava edizione.

Istituito nel 2013 per iniziativa della Chiesa Valdese e della Comunità Ebraica di Torino, minoranze religiose storiche italiane, con l’adesione del Comitato Interfedi della Città di Torino, il riconoscimento intende premiare film che contribuiscono a dare voce a tutti i tipi di minoranze, promuovendone il rispetto, il riconoscimento dei diritti, l’integrazione, il superamento delle discriminazioni, e che al contempo affermano i valori della laicità, della cultura della tolleranza, del rispetto dell’autonomia, della libertà e della responsabilità individuali.

Discriminazioni e violenze di genere o per orientamento sessuale, fenomeni di intolleranza verso persone o gruppi a motivo della loro fede, delle loro origini o del colore della pelle sono sempre più di frequente all’ordine del giorno e rendono particolarmente attuali i temi verso i quali il Premio vuole richiamare l’attenzione e i valori che intende affermare, oggi messi in discussione e che costituiscono le fondamenta di ogni società davvero democratica e pluralista.

Di fronte al diffondersi di un clima di intolleranza, di politiche di chiusura delle frontiere, atteggiamenti xenofobi, manifestazioni di razzismo, discriminazioni del diverso, il Premio afferma l’accoglienza, la condivisione, la solidarietà, il rispetto reciproco, la dignità umana, l’accettazione delle diversità etniche, culturali e religiose quali fondamenta per una società giusta ed inclusiva, multietnica, multiconfessionale, multiculturale, in cui il diritto e la libertà del singolo individuo siano preservati.

Il cinema costituisce un’opportunità per comunicare, per esprimere e trasmettere idee, per stimolare riflessioni, per avvicinare mondi lontani e culture differenti in un momento di incontro e confronto, come attesta la presenza di Giurie Ecumeniche nei principali Festival cinematografici mondiali.

Ad esprimere un messaggio di dialogo tra le religioni e ad affermare la pluralità di fedi e culture come occasione di arricchimento reciproco, i componenti della Giuria Interfedi sono designati, uno ciascuno, dai tre promotori dell’iniziativa, Chiesa Valdese di Torino, Comunità Ebraica di Torino e Comitato Interfedi della Città di Torino, che riunisce i rappresentanti di Cristianesimo (cattolici, protestanti e ortodossi), Ebraismo, Induismo, Islamismo, Buddismo e del mondo mormone.
La Giuria Interfedi 2021 sarà composta da: Irene Paloma Jona (in rappresentanza della Comunità Ebraica), Walter Nuzzo (Comitato Interfedi) e Samuele Sbaffi (Chiesa Valdese).

Nelle sette precedenti edizioni, il premio Interfedi è stato assegnato a La Plaga di Neus Ballus (2013), Felix & Meira di Maxime Giroud (2014), Coup de Chaud di Raphaël Jacoulot (2015), Avant les Rues di Chloè Leriche (2016), À Voix Haute di Stéphane De Freitas (2017), Nos Batailles di Guillaume Senez (2018) e Made in Bangladesh di Rubaiyat Hossain (2019).

Per maggiori informazioni e dettagli sul premio, è consultabile il sito www.premiogiuriainterfedi.org


8° PREMIO PER IL RISPETTO DELLE MINORANZE E PER LA LAICITÀ
assegnato dalla Giuria Interfedi nel 39° TFF
FILM IN CONCORSO – 2021

La lettera indica il cinema: M= Massimo G= Greenwich L=Lux il numero dopo la lettera indica la sala in cui è proiettato il film

BETWEEN TWO DAWNS
di Selman Nacar (Turchia/Romania/Francia/Spagna, 2021, DCO, 91’)
Kadir conduce felicemente una fabbrica tessile con il resto della famiglia. Quando un operaio si ustiona le cose per lui cambieranno senza quasi accorgersene. Un film che affronta con estrema sobrietà temi importanti come la sicurezza sul lavoro e la fiducia. Tutto è focalizzato sull’incidente, le sue conseguenze, lo sgretolarsi delle certezze di Kadir, in un lungo accerchiamento dello sguardo.
Lun. 29, 19.30 M1 – Mar. 30, 14.00 M1 – Mer. 1, 18.15 G1

LE BRUIT DES MOTEURS / THE NOISE OF ENGINES
di Philippe Grégoire (Canada, 2021, DCP, 79′)
Un istruttore di tiro presso una scuola di agenti doganali, dopo un incontro passionale con una studentessa, viene sospeso dal lavoro. Si trasferisce dalla madre in un paesino di provincia. Per uno strano gioco del destino, la piccola comunità viene sconvolta dalla produzione di disegni erotici ad opera di un presunto maniaco sessuale, e l’istruttore finisce nella lista degli indagati.
Dom. 28, 19.30 M1 – Lun. 29, 11.15 M1 – Mar. 30, 17.45 G1

C’È UN SOFFIO DI VITA SOLTANTO
di Matteo Botrugno, Daniele Coluccini (Italia/Germania, 2021, DCP, 95’)
Mani increspate, ultranovantenne, transessuale, Luciana, Lucy per gli amici, si racconta, con umorismo e gioia di vivere. Circondata dai suoi affetti, e dalle sue memorie, belle e brutte. Gli abusi subiti da bambino a causa di un prete pedofilo, le esperienze del marciapiedi, la tragica deportazione nei campi di concentramento di Dachau.
Lun. 29, 20.00 L1 – Ven. 3, 12.30 L1

CLARA SOLA
di Nathalie Álvarez Mesén (Svezia/Costa Rica/Belgio/Germania, 2021, DCP, 108′)
In un remoto villaggio della Costa Rica Clara, sofferente per dolori a ossa e muscoli, viene usata dalla madre superstiziosa come guaritrice in raduni religiosi. Le è stata cucita addosso una camicia di forza della quale dovrà sbarazzarsi. Un film di dolore muto e furioso, oppressione e liberazione.
Mar. 30, 19.30 M1 – Mer. 1, 11.30 M1 – Gio. 2, 17.00 G1

LA CHICA NUEVA / THE NEW GIRL
di Micaela Gonzalo (Argentina, 2021, DCP, 80′)
Jimena, senza soldi e dimora, attraversa l’Argentina per ricongiungersi al fratellastro in Rio Grande. Decisa a dare una svolta alla sua vita, trova un lavoro in una fabbrica e con questo una comunità a cui appartenere.
Sab. 27, 17.00 M1 – Dom. 28, 11.45 M1 – Lun. 29, 20.00 G1

LA TRAVERSÉE / THE CROSSING
di Florence Miailhe (Francia/Repubblica Ceca/Germania, 2021, DCP, 84′)
Allontanati bruscamente dai genitori, due fratellini affrontano un drammatico viaggio per scappare dalle persecuzioni perpetrate nel loro paese d’origine, nell’Est Europa. Una raffinata opera di cinema d’animazione che usa tecniche originali per un racconto sullo sforzo senza fine di chi emigra per trovare una vita migliore.
Dom. 28, 17.00 M1 – Lun. 29, 9.00 M1 – Mar. 30, 19.45 G1

RE GRANCHIO
di Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis (Italia/Francia/Argentina, 2021, DCP, 100’)
Fine Ottocento. Luciano in preda a una divorante passione per Emma non riesce a controllare gli eventi ed è costretto a scappare nella Terra del Fuoco, dove, grazie alle indicazioni di un granchio oceanico cerca di rintracciare un mitico tesoro. Gli autori de Il Solengo (miglior documentario italiano al TFF 2015) si lasciano nuovamente trasportare dai racconti de cacciatori della Tuscia per nuove storie e nuove esplorazioni cinematografiche..
Dom. 28, 20.15 M3 – Mer. 1, 11.15 M3

UNA MADRE, UNA FIGLIA / LINGUI
di Mahamat-Saleh Haroun (Francia/Germania/Belgio, 2021, DCP, 87’)
La parola del titolo significa “legami sacri”, “di sangue”. Amina e Maria, madre e figlia, abitano a N’Djamena (Ciad). Rimasta incinta, Maria è espulsa da scuola e vorrebbe abortire. Haroun torna con un film di splendidi personaggi femminili e femministi, protagonisti insieme ai mille volti e luoghi della città. Il film sarà distribuito in Italia da Academy Two..
Sab. 27, 20.30 L2/L3 – Dom. 28, 11.30 L2/L3

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