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Omosessualità: dove è ancora un crimine?

Omosessualità: dove è ancora un crimine?

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PENA DI MORTE – 6 PAESI: Iran, Arabia Saudita, Yemen, Nigeria, Sudan e Somalia
CARCERE A VITA – 5 PAESI: Tanzania, Uganda, Zambia, Barbados e Guyana
ILLEGALE 68 PAESI (vedi di seguito)
AFRICA: Illegale in 32 Paesi su 54. Le sentenze previste variano da un anno di carcere alla pena di morte.
ASIA: Illegale in 21 Paesi su 42. Nella metà di questi Paesi è considerata illegale solo l’omosessualità maschile. In Iraq e Siria la pena di morte non viene eseguita dal governo ma dalla Sharia.
OCEANIA Illegale in 6 Paesi su 14. Ovvero: Isole Cook, Isole Solomone, Kiribati, Papua e Nuova Guinea, Samoa, Tonga e Tuvalu. Solo alle Isole Salomone è illegale anche l’omosessualità femminile.
CENTRO E SUD AMERICA Illegale in 9 Paesi su 33. In Guyana e alle Barbados è previsto il carcere a vita.
ANCHE LA SOCIETÀ PUÒ ESSERE IL MOTORE DELLE DISCRIMINAZIONI. Anche in molti Paesi dove non vi sono leggi specifiche, le persone LGBT+ vivono situazioni difficili a causa del contesto culturale ostile. Ci sono infatti molti Paesi che non hanno una normativa criminalizzante esplicita ma allo stesso tempo non prevedono forme di tutela per le persone LGBT+ o magari le prevedono formalmente, senza però applicarle. In questi casi le persecuzioni potrebbero non essere direttamente perpetrate dallo stato bensì dalla società, la famiglia, la comunità ecc e lo Stato non è in grado o non vuole fornire la propria protezione.
Paesi che non hanno una normativa criminalizzante esplicita, ma che sono di fatto apertamente ostili alle persone LGBT+ sono ad esempio il Mali, la Russia e la Cina.
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