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Meditazione: tempo di riposo e di grazia

Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.
Matteo 11, 23

Care sorelle e cari fratelli, i mesi di luglio e agosto sono interpretati, per le persone più fortunate di questo mondo, come un tempo di riposo. È un riposo dalle fatiche del lavoro, dall’ansia, dalla fretta che le incombenze quotidiane ci impongono, dalla frenesia. È un momento di riposo anche dalle attività ecclesiastiche e dall’impegno che esse richiedono.

È giusto ed è sano tutto questo. Ma non è questo il senso del riposo espresso dal versetto di Matteo, che si ritrova anche, per esempio, nella lettera agli Ebrei dell’apostolo Paolo o nell’istituzione del riposo rituale sabbatico nei libri dell’Antico Testamento.

Il tempo del riposo, nella Scrittura, è un tempo sacro, non è il tempo cronologico: è il tempo di Dio, non è il nostro. È l’indicazione qualitativa e non quantitativa di un tempo in cui ci liberiamo delle nostre preoccupazioni e ci affidiamo al Signore, completamente. Riposare in Cristo significa credere che tutte le nostre preoccupazioni, tutte le nostre ansie, tutte le nostre paure possono essere messe da parte, significa imparare a fidarsi di Dio e delle promesse, significa vivere la propria vita nella consapevolezza che il Signore è fedele e sarà sempre al nostro fianco.

Riposare in Cristo significa non dipendere dalle istanze della società moderna, il giogo cui siamo ancorati, ma riposare nel pensiero che siamo figli e figlie di Dio, che è il Padre premuroso che Cristo ci ha rivelato.

Il tempo del riposo è un tempo pieno della grazia che Gesù è venuto ad annunciare, un tempo in cui abbiamo la possibilità di sentirci inseriti nel progetto del Signore, che ci vuole uomini e donne liberi e libere di riposare in Cristo. Andare a Cristo per trovare riposo significa comprendere, con la mente e con il cuore, che tutto ciò che ci opprime e ci affatica, tutto ciò che ci addolora e ci abbatte non avrà l’ultima parola, che il senso della nostra vita non riposa nella nostra vita, ma in Cristo, che restituisce alle nostre vite il senso che il progetto di creazione di Dio aveva loro impresso.

Care sorelle e cari fratelli, nell’augurare buone vacanze a tutte e a tutti, voglio augurare anche a ciascuno e a ciascuna di noi di poter vivere un tempo di fede, di lettura della Scrittura, di riflessione e di preghiera, nella certezza che in Cristo soltanto troviamo il senso delle nostre vite. Amen.

Graziella Graziano, predicatrice locale nella Chiesa valdese

Illustrazione di Max Cambellotti

Meditazione pubblicata sul numero dell’estate 2023 del Piccolo Messaggero, il bollettino delle Chiese valdese e battiste dell’area torinese. Chi fosse interessato a riceverne copia in PDF via email può farne richiesta a segreteria@torinovaldese.org.

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