Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
né le vostre vie sono le mie vie», dice il Signore
Isaia 55, 8
C’è un bellissimo dipinto del surrealista René Magritte che s’intitola L’Empire des lumières: al centro si trova una casa tra gli alberi immersa nel buio, affacciata su un viale illuminato da un lampione. Il cielo che fa da sfondo, che a rigor di logica dovrebbe essere notturno, è invece – e qui sta il tocco dissonante, surreale – azzurro e luminoso, trapuntato di nuvole.
Le parole di Isaia, rivolte a un popolo rassegnato e sfiduciato, mi ricordano questo capolavoro. Il Signore ha pensieri e progetti molto diversi dalla visione negativa del popolo d’Israele della propria situazione di esilio in Babilonia e del futuro che lo attende. Il popolo è immerso nel buio della disperazione di una cattività decennale, ma sopra le sue teste Dio medita altri pensieri, pensieri di luce, speranza e liberazione.
In che modo queste parole possono parlare a noi oggi?
A chi è stanca, depresso, angosciata, a chi non crede più in un futuro diverso, a chi si sente perso, spento e non ha più sogni, il Signore rivolge questa parola di luce: anche se non riusciamo ad accorgercene – e ci sembra impossibile, surreale – Lui ha piani luminosi per noi, ha preparato una via e un percorso diversi, di riscatto e di seconde possibilità. Vuole restare al nostro fianco in ogni momento della vita, vuole essere quella luce che risplende su di noi anche quando ci sentiamo immersi, fagocitate dalla più completa oscurità.
A livello comunitario ed ecclesiale, anche se viviamo una situazione di fatica – mancano le forze, pastorali e non – e difficoltà nel portare avanti la testimonianza evangelica, questo cielo di sole e nuvole, questo Impero delle luci è la certezza che per il Signore esistono possibilità che noi esseri umani spesso non siamo in grado di concepire, ma nelle quali possiamo credere, tramite il dono della fede, e alle quali possiamo affidarci con speranza, anche nel lavoro comune.
Come affermano le parole del canto Sihahamba, anche quando non ce ne accorgiamo, «camminiamo nella luce Sua».
Silvia Facchinetti
Illustrazione di Max Cambellotti
Meditazione pubblicata sul numero di marzo 2024 del Piccolo Messaggero, il bollettino delle Chiese valdese e battiste dell’area torinese. Chi fosse interessato a riceverne copia in PDF via email può farne richiesta a segreteria@torinovaldese.org.