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Attesa di Dio

Alzo gli occhi verso i monti… Da dove mi verrà l’aiuto?

Salmo 121

Da un po’ di anni vivo a Torino e le parole di questo salmo tanto amato, letto e riletto, che conosco a memoria, hanno acquistato un suono nuovo per me, perché ora io vedo i monti! Prima avevo vissuto a Milano e a Roma e non erano stati mai, i monti, una visione quotidiana e familiare. Mi colpisce sempre, girando per la città, a piedi o in auto e vedere spuntare i monti dietro i profili delle case o in fondo a un viale. Stanno lì saldi, lontani ma anche così vicini, fermi, grandi, protettivi.
Avevo sempre letto e pensato a questa preghiera per il suo significato profondo, ma … non avevo mai fatto attenzione ai monti, non li avevo mai visti con lo sguardo della preghiera. Il salmista guarda i monti e cerca Dio al di là di essi: deve essere per forza lì Dio, dietro l’altezza profilata dei monti, alto nel cielo, forte, maestoso, è da lì che può venire l’aiuto. Eppure è la domanda che apre la sua preghiera. Guarda verso l’alto nei giorni di una malattia, nei mesi di preoccupazione per la salute di una persona in pericolo nella sua infermità, dallo sgomento per una catastrofe e per il male, quando sembra averla vinta.
Si può guardare in alto fiduciosi che prima o poi l’alto offra una luce nuova sulla nostra bassezza, ma può accadere e accade di provare nella preghiera una rassicurazione, una forza che non confonde e che afferra:
“Il mio aiuto vien dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra. Egli non permetterà che il tuo piede vacilli; colui che ti protegge non sonnecchierà. Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà. Il Signore è colui che ti protegge; il Signore è la tua ombra; egli sta alla tua destra. Di giorno il sole non ti colpirà, né la luna di notte. Il Signore ti preserverà da ogni male; egli proteggerà l’anima tua. Il Signore ti proteggerà, quando esci e quando entri, ora e sempre” (Salmo 121).
Alla fine la sua preghiera ha trovato risposta: il Signore vigile e premuroso, la presenza accogliente, che alzando lo sguardo aveva perso. Ora il cuore si è calmato. Guardo i monti e ascolto la domanda, la ascolto e la ripeto insieme a tante altre persone e aspetto.
Ascolto anche il calore della risposta: Dio è alla mia destra, vicino, prossimo. E prego che alzando gli occhi ognuno possa incontrare la profondità e la vicinanza di Dio.

Maria Bonafede

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