Rete del dialogo cristiano-islamico per Mohamed Shahin

Mohamed Shahin Don Mauro Abullai

Nell’immagine l’Imam Mohamed Shahin, il parroco di San Salvario Don Mauro, il consigliere comunale Abdullahi Ahmed nel giorno in cui sono state distribuite copie della Costituzione Italiana in lingua araba nella Moschea Omar di via Saluzzo.

COMUNICATO RETE DEL DIALOGO CRISTIANO ISLAMICO DI TORINO

Al Signor Presidente della Repubblica

Sergio Mattarella

Al Signor Ministro dell’Interno

Dott. Matteo Piantedosi

Oggetto: richiesta di intervento in merito al decreto di espulsione del sig. Mohamed Shahin

Egregio Signor Presidente della Repubblica,

Egregio Signor Ministro,

Abbiamo appreso con stupore e preoccupazione questa mattina dell’arresto del sig. Mohamed Shahin, imam della Moschea Omar Ibn al-Khattab di via Saluzzo, arrestato e tradotto al CPR di Caltanissetta per via di un decreto di espulsione comminato nei suoi confronti. Il provvedimento sarebbe stato eseguito in seguito ad alcune dichiarazioni pubbliche del sig. Shahin sul 7 Ottobre – dichiarazioni che l’imam aveva già rettificato e cui aveva fatto seguito un comunicato congiunto di solidarietà sottoscritto da membri delle diverse comunità religiose cittadine.

Come evidenziato anche dalla locale sede dell’ANPI, l’eventuale espulsione del sig. Shahin – in Italia da oltre vent’anni, lavoratore incensurato, riferimento per la sua comunità ed interlocutore del dialogo inter-religioso e con le istituzioni – metterebbe a rischio non solo anni di proficua convivenza pacifica, per via di un provvedimento di tale gravità, ma anche la lunga e comune progettualità civile cui l’imam partecipava in prima persona, e con lui la sua comunità di fedeli, tanto nel quartiere di San Salvario quanto nella città di Torino. A cagione delle posizioni politiche del sig. Shahin, in opposizione al governo egiziano, una sua espulsione costituirebbe altresì una minaccia per la sua incolumità ed il rispetto dei suoi diritti civili. Come la maggior parte dei centri culturali islamici della Città di Torino, la moschea di via Saluzzo è sempre stata aperta e collaborativa, ospitando iniziative che hanno coinvolto tutte le comunità, laiche e religiose, testimoniando concretamente e giorno dopo giorno l’impegno sincero della sua direzione, dell’imam e di tutti i fedeli nel senso del rispetto delle leggi, della pace e della cooperazione civile e interculturale.

Auspichiamo perciò che il sig. Shahin possa essere rilasciato, che gli possa essere concesso di riprendere la sua permanenza in Italia e così la sua opera di dialogo e di solidarietà.

Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, Presidente della Commissione CEI per l’ecumenismo e il dialogo

Don Andrea Pacini – Commissione Diocesana Ecumenismo e Dialogo Interreligioso

Enrico Peyretti – Saggista

Erica Sfredda – Predicatrice valdese

Federica Invrea – componente attivo della Rete

Francesco Sciotto – Pastore Chiesa Evangelica Valdese

Frate Luca Minuto – Vicario Parrocchiale Madonna di

Campagna

Laura Verrani – Teologa

Maria Adele Valperga – Mondi in Città Onlus

Padre Piero Demaria – missionario della Consolata

Rossana Gonella – Sermig

Shaykh Ibrahim G. Iungo – Guida religiosa musulmana

Suor Julieta Joao e Suor Paola Pignatelli – Figlie di Maria

Ausiliatrice – Associazione 2PR

Walid Bouchnaf – componente attivo della Rete

Coordinamento dei Centri Islamici di Torino

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