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Quali tutele per le persone LGBT?
Nella mappa Rainbow Europe sul livello di tutela dei diritti Lgbti in Europa pubblicata da ILGA-Europe, l’Italia è: 32 su 49
Protezione contro le discriminazioni
Dal 2000, la discriminazione sulla base del sesso e dell’orientamento sessuale nei settori dell’occupazione è vietata dalla direttiva dell’Unione Europea 2000/78/CE4.
La direttiva si applica a tutte le persone, sia del settore pubblico che del settore privato, per quanto riguarda: le condizioni di accesso; i criteri di selezione e le condizioni di assunzione; le condizioni di occupazione e di lavoro (comprese le condizioni di remunerazione e di licenziamento).
NON ESISTE UNA LEGGE CONTRO L’OMO-BITRANSFOBIA
Proposte di legge volte a contrastare le discriminazioni fondate su motivi di omofobia e transfobia sono state esaminate infruttuosamente negli ultimi anni.
Dal 2018 si sono susseguite quattro proposte di legge, attualmente in esame, per modificare gli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale per contrastare discriminazioni fondate sull’orinetamento sessuale o sull’identità di genere.
E le coppie di persone dello stesso sesso?
MATRIMONIO NO
UNIONE CIVILE OK
ADOZIONE NO
Giuarda su YouTube il video Migranti LGBT+ in Italia
Quali dati abbiamo?
In Italia, come in molti Paesi Europei, non sono raccolti dati statistici sulle richieste di protezione internazionale fondate sulle persecuzioni dovute a orientamento sessuale o identità di genere (cosiddette SOGI). Pertanto, non è possibile sapere quante siano le persone che fanno richiesta d’asilo in virtù dell’articolo 1A(2) della Convenzione del 1951 relativa alla status dei rifugiati e/o del suo Protocollo del 1967.
Status di rifugiato
la procedura per l’ottenimento dello status di rifugiato per questioni legate all’orientamento sessuale è particolarmente complessa, in quanto l’istruttoria di rado può fondarsi su prove documentali e inconfutabili.
Di fatto, come dichiarato nelle stesse linee guida UNHCR “L’accertamento dell’identità LGBTI del/la richiedente rappresenta essenzialmente una questione di credibilità» (UNHCR, 2012)
Come valutare?
L’Italia ha adottato la buona pratica secondo cui l’esistenza di leggi che condannano l’omosessualità, nel Paese di provenienza, è considerata di per sé persecutoria.
La posiziona è stata confermata nel 2012 dalla Corte di Cassazione.
BUONE PRATICHE
Non viene richiesto nessun esame medico per determinare orientamento sessuale e identità di genere, a differenza di quello che accade in altri Paesi UE, come emerge dal rapporto Fleeing Homophobia.
Accoglienza
In Italia non esistono ancora strutture dedicate esclusivamente all’accoglienza di rifugiati e migranti Lgbt+.
Spicca però l’attività della cooperativa sociale Caleidos, centro di accoglienza apertamente Lgbtifriendly.
Sul territorio:
ARCIGAY sportelli dedicati alla consulenza legale o al supporto all’inclusione sociale
MigraBO associazione nata a Bologna nel 2012 per lavorare su tematiche queer all’interno delle migrazioni
IL GRANDE COLIBRÌ un progetto di attivismo a favore delle persone LGBT+. Hanno creato una mappa per segnalare tutti gli sportelli per migranti LGBT+ a livello nazionale.