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Rifugiati LGBT+ e Unione europea

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Mancanza di dati
SOLO POCHI PAESI UE REGISTRANO IL NUMERO DI RICHIESTE DI ASILO PER DISCRIMINAZIONI BASATE SUL PROPRIO ORIENTAMENTO SESSUALE E/O IDENTITÀ DI GENERE.
Secondo i dati della ricerca del 2011 Fleeing Homophobia sarebbero circa 10.000 persone ogni anno, ma i dati sono quasi sicuramente sottostimati. Ad esempio, nel 2016 i richiedenti asilo in Europa sono stati 1.259.955 e, seguendo la stima di Fleeing Homophobia, questo vorrebbe dire che lo 0,08% di tutte le richieste di asilo provengono da persone che subiscono questo tipo di discriminazioni nel proprio Paese. Tuttavia se si guarda ai dati relativi al l’Italia sempre nel 2016, tra le prime dieci nazionalità dei richiedenti asilo otto sono di Paesi in cui l’omosessualità è considerata un reato.

Riconoscimento recente
2004 Il Common European Asylum System inserisce in maniera esplicita l’orientamento sessuale tra i motivi di persecuzione validi per il riconoscimento dello status di rifugiato
2008 L’Agenzia ONU per i rifugiati, l’UNHCR, pubblica una nota ufficiale in cui chiarisce la posizione delle Nazioni Unite in materia di richieste di asilo per discriminazioni basate sull’orientamento sessuale
e/o identità di genere
2011 Il Common European Asylum System aggiunge le discriminazioni basate sull’identità di genere alle motivazioni valide per le richieste di asilo
2012 L’UNHCR pubblica le linee guida ufficiali per il trattamento delle richieste di asilo per persecuzioni
basate sull’orientamento sessuale e/o sull’identità di genere

DISCIRMINAZIONI E VULNERABILITÀ DIVERSE: UN MANCATO RICONOSCIMENTO
Spesso quando vengono prese in esame le richieste di asilo da parte di persone che hanno subito nel proprio paese di origine discriminazioni per il proprio orientamento sessuale e/o identità di genere manca una corretta analisi delle diverse vulnerabilità di questi individui da cui derivano conseguenze concrete nella gestione dei loro casi.
Secondo le stime dell’UNHCR, le donne molto spesso sono vittime di crimini d’onore o violenze sessuali, gli uomini invece subiscono altri tipi di violenza fisica e sono i principali obiettivi delle leggi contro l’omosessualità. Le persone transessuali sono la categoria maggiormente marginalizzata e, ancora, quelle intersessuali vengono percepite come persone con disabilità fisiche mentre quella dei/delle bisessuali è considerata una scelta e per questa ragione spesso non viene riconosciuto loro il diritto di asilo

ANCORA STEREOTIPI
NON ESISTONO ANCORA LINEE GUIDA EUROPEE. CIÒ INCIDE SULLA GESTIONE DEL PROCESSO PER L’OTTENIMENTO DELLO STATUS DI RIFUGIATO
GRAN BRETAGNA Nel Regno Unito sovente viene chiesto ai richiedenti asilo a quanti gay pride abbiano preso parte, quali locali LGBT+ frequentino o, addirittura, se conoscano Oscar Wilde
LITUANIA Pur essendo uno stato membro dell’UE, la Lituania ha politiche di propaganda apertamente omofobiche
AUSTRIA, FRANCIA, SPAGNA E GERMANIA è capitato che ai richiedenti asilo venga negata la richiesta perché si considera che al fare ritorno in patria mantenendo nascosta la propria identità di genere od orientamento sessuale allora possono ritenersi al sicuro da discriminazioni

ALCUNI ESEMPI VIRTUOSI
BELGIO è presente una rete LGBTI+ nei centri di accoglienza che prevede incontri regolari su base mensile
GERMANIA a Berlino è stato aperto un centro d’accoglienza per richiedenti asilo omosessuali, transessuali e bisessuali per contrastare violenze e discriminazioni che si
verificavano nei centri di accoglienza

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